obiettivi

Realizzazione di un "modello provinciale" di mobilità umana basato su ciclofficine che abbiano oltre agli attrezzi anche un "servizio igienico" (cesso) con acqua potabile (gratis entrambi essendo che anche i motori hanno le loro esigenze). Una sorta di sosta spartana per pellegrini atei (così si accontentano anche gli altri).

Umana nei due sensi:

1 - che muove la/e persona/e
2 - che da essa/e è mosso.

- Declassazione a "non normato (o quasi)" dei meccanismi biomeccanici dal Codice della Strada. In alternativa, equiparazione a pedoni (veloci [la velocità è, spesso, un handicap [uguale disabilità]])

- Definizione di "lesivo alla persona" del furto sistematico (non per necessità) del biomeccanismo.

- Abbattimento, per i biomeccanismi a ruote, delle barriere architettoniche quindi, anche, ripensamento in termini di "precedenza per economicità sociale" della viabilità (all'insegna di "la dove vanno le ruote, i piedi, vanno ancor più agevolmente [la B. è un biomeccanismo]").

- Divulgazione del concetto di "normale disabilità" (in antitesi alla diversa abilità) delle persone (non sempre il rovescio del rovescio è il dritto [cit. Toppi - Rebecca]).

- Ricerca: La ricerca è il continuo tentativo di demolizione dell'esistente. In questo caso specifico la si attua tentando di sostituire il biomeccanismo con uno nuovo a più efficiente. Un qualcosa insomma che soppianti "la bicicletta". Tutto ciò nel pieno rispetto e consapevolezza dei significati che le vanno attribuiti ma che essa, essendo un prodotto della sintesi umana, senz'altro, può esser migliorata (normale disabilità). Tutto cio, anche, all'insegna che i sottoprodotti della ricerca, sono il "sale" della nostra quotidinianità. Ricerca la fa anche il ciclista che prova a tenere più sgonfio il pneumatico su un percorso accidentato (ricerca non sempre coincide con innovazione ma ... "pilucca" nel tempo in avanti ed indietro).

- Controllo qualità: Il controllo qualità è il più severo che l'uomo possa architettare. E' basato sul "sistema random". I nostri tests, infatti, tengon conto, sempre e in ogni caso, dei fattori variabili imponderabili. Gli errori. Insomma: come viene, viene (normale disabilità).