considerazioni

BICICLETTA

La B. è un meccanismo biomeccanico che l'umanità ha inventato per aumentare la propria velocità (rapporto spazio/tempo).

Con la B. le persone scambiano due piedi (affiancati rispetto al senso di marcia) con due ruote (allineate).

Concettualmente quindi, la sola differenza che esiste tra una B., una carrozzella ed un paio di scarpe (io considero anche le scarpe un meccanismo ad auto-mozione) è: l'equilibrio (che la B. richiede).

Oltre alle persone (capaci o meno di deambulare) in B. vanno anche gli animali e gli oggetti. Nonostante questa parte sia, sino ad ora, stata sottovalutata, essa non è trascurabile e neppure secondaria in ragione soprattutto del trasporto delle cose. La sfida che l'uomo compie da più di un secolo (di sostituire la B. con altro meccanismo) è ancora aperta.

Pare che le persone nascano con le scarpe che mamma le fece. Essendo le città delle persone per le persone, io, per le priorità, parto dalla persona così come mamma la fece. In merito al mio comportamento su strada, balisticamente parlando, la precedenza è, IN OGNI SITUAZIONE, dei pedoni. In maniera subalterna degli altri veicoli. La precedenza tra i veicoli è: in base alla loro economicità sociale (in antitesi al costo sociale). Veicoli ad auto-mozione priorità assoluta e decodifica dei comportamenti dal Codice della Strada (così come per i pedoni). Chi si muove quindi ad impatto zero con l'ambiente può andare dove vuole e come vuole.

La B., questo prodotto di sintesi (umana) che ha una popolarità interetnica è, a mio avviso, più che una macchina spaziale, più che una macchina del tempo un' autentica "Chiave a stella" [Primo Levi] con la quale rileggere il senso del nostro circostante.